Voltmetri digitali

Note

I voltometri digitali sono impiegati per misurare e acquisire dati. Le caratteristiche tipiche sono la dinamica, il numero di cifre decimali, il numero di bit e la velocità di lettura.

Esistono due tipi di voltometri digitali:

  • Differenziali (differenza tra tensione di ingresso e tensione di riferimento)
  • Integratori (più accurati, mediano la tensione di ingresso)

La risoluzione dei voltometri è sia dimensionale () e adimensionale ():

Prestazioni dei voltmetri in base all'architettura

Note
Alta: ordine dei Flash
Media: ordine dei Approx. successive
Bassa: ordine dei integratori

Voltmetri differenziali

Note

Un voltometro differenziale effettua la misura di una tensione incognita mediante il confronto diretto con una tensione di riferimento disponibile internamente allo strumento. La tensione è variabile e per generarla si ricorre ad una tensione di elevata accuratezza e stabilità.
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viene variata da a e si registra quel valore per cui l'uscita del comparatore commuta di livello. viene quindi inviata al display del voltmetro.

Voltmetro potenziometrico

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Dove: La risoluzione di misura dipende dalla risoluzione del divisore potenziometrico (e passo del motore). La sensibilità di misura viene aumentata grazie all'amplificazione in ingresso, consentendo di rivelare segnali deboli con una maggiore insensibilità al rumore del comparatore. Generalmente ha una risoluzione bassa, una velocità bassa e un costo contenuto, infatti oggi risulta praticamente in disuso.

Voltmetro a rampa analogica

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È una versione a stato solido (veloce e affidabile) del voltmetro potenziometrico. La risoluzione solitamente è di 4 o 5 cifre. Opera secondo una conversione tensione/tempo e la tensione viene misurata contando un certo numero di periodi di clock in un intervallo di tempo (che è proporzionale al modulo di ): Il segno di si deduce invece da quale comparatore scatta prima.
Molte volte l'errore può essere solo positivo, o solo negativo, risultato ad es. limitato all'intervallo . Altre volte l'errore di quantizzazione si ha sia su che su :
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Da cui ricaviamo le formule: La rampa analogica varia linearmente da a con periodo . Il tempo di misura è . Per una lettura con risoluzione dove è il massimo valore di conteggi del contatore, deve essere Di conseguenza: La risoluzione migliora al crescere del rapporto . Aggiungiamo infine che è la pendenza della rampa analogica:

Voltmetro a convertitore flash

È l'architettura di voltometro più veloce, raggiunge frequenza di conversione fino a . Tuttavia la complessità circuitale cresce esponenzialmente con il numero di bit e si lavora quindi con una bassa risoluzione.
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Questo è il convertitore AD utilizzato negli oscilloscopi digitali, dove la risoluzione modesta non è un fattore limitante mentre la velocità è importante.
La dinamica di misura viene suddivisa in livelli equispaziati () utilizzando soglie (e comparatori). Tipicamente si lavora con livelli e dunque la risoluzione relativa è . È usato per misure su segnali molto veloci ma con accuratezza limitata.

Voltmetro ad approssimazioni successive

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È un convertitore DA a bit. Utilizza il metodo di bisezione: si confronta, a partire dal MSB al LSB, con , e si decide se mantenere il bit a o riportarlo a .
La cifra meno significativa a peso , mentre la più significativa vale . Si eseguono confronti, ciascuno di durata , con . Il tempo di misura è fissato indipendentemente da e vale .
Il rumore differenziale può portare istantaneamente a errate decisioni sul singolo confronto, e dunque ad un errore di misura.

Voltmetri a integrazione

Note

In un voltmetro ad integrazione, il valore di misura dipende dal segnale (tensione) in ingresso secondo una relazione integrale: Sapendo che : Se è nota la frequenza del disturbo, può essere utile scegliere un opportuno, ma, in generale, per lungo la reiezione al disturbo migliora.

Dimostrazione

Avendo un disturbo "sinusoidale qualsiasi" (con fase arbitraria) su un intervallo di integrazione sempre ma centrato su " qualsiasi", abbiamo che: Massimizzandolo otteniamo: Dove , e .

Lavorando a e fissati, e facendo variare arbitrariamente e/o , si ottiene per il disturbo integrato un valore efficace: La trasmissione () e la reiezione () del disturbo, in ampiezza, saranno: La reiezione cresce (tendenzialmente) al crescere di e dunque di e e inoltre se . Quindi la trasmissione di potenza del disturbo è: Mentre la reiezione in potenza del disturbo è: Si usa un circuito integratore:
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Dove:

Voltmetro a doppia rampa

Note

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Da un punto di vista analitico è una variabile che dipende da come nel rampa analogica: La misura è teoricamente insensibile a valori e incertezze di RC e agli altri parametri strumentali ( e ), che pesano allo stesso modo su rampa di salita e discesa.
L'incertezza di quantizzazione è:

ADC Pipeline

Note

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La massima risoluzione ottenibile si aggira intorno a da un minimo di con frequenze che vanno da a . Il tempo di latenza equivale al numero di conversioni moltiplicato per il tempo di conversione: