Per ogni sistema termodinamico che svolge una trasformazione arbitraria tra uno stato iniziale
Un passo decisivo verso la comprensione moderna del calore fu compiuto da James Prescott Joule. Nel suo esperimento, pesi collegati a un mulinello immerso in acqua cadevano e facevano girare il mulinello, producendo calore per attrito. Joule scoprì che l’incremento di temperatura dell’acqua era sempre proporzionale al lavoro meccanico compiuto, dimostrando l’equivalenza tra lavoro e calore:
In altri casi, ad esempio in un riscaldamento isocoro (a volume costante), anche il calore fornito si converte interamente in energia interna:
Il primo principio della termodinamica sancisce la conservazione dell'energia, e in un certo senso estende il principio di conservazione visto in meccanica anche ai casi in cui non sono presenti forze non conservative. Quindi premette e regola la trasformazione di calore in lavoro e viceversa.
Questa espressione è usata come definizione operativa della variazione di energia interna.
Siccome:
Questa definizione evidenzia che calore ed energia interna derivano dal concetto fondamentale di lavoro e che il calore si misura in Joule, come il lavoro e l'energia.
Nei cicli termodinamici (
Nel caso di trasformazioni quasistatiche il Primo Principio può essere scritto anche in forma differenziale:
Il differenziale dell'energia può essere sviluppato in funzione dei differenziali di coordinate termodinamiche indipendenti.